C’è stato un tempo in cui i pochi soldi che avevo e che guadagnavo come signorina Cinecittà Buonasera al Cinema nella mia cittadina d’origine li spendevo fino all’ultimo centesimo comprando abbigliamento stravagante, colorato e diciamocelo, non troppo mettibile.
Non che vi sia nulla di sbagliato nel vestire abiti sgargianti, sapete tutti benissimo che sono la prima sostenitrice dell’anti-sobrietà come stile di vita.
Quel che intendo dire è assai diverso ed è legato più al fatto che per quanto uno possa riempirsi gli armadi di giacchette fucsia con strass e frange di ogni genere o canottiere a fantasia o chi più ne ha più ne metta, se non abbiamo quegli otto, dieci, capi basic must-have non riusciremo mai a mettere insieme un look che sia degno di essere chiamato tale. Questo perché ogni tipo di estremizzazione, nella moda, nell’arte o addirittura in architettura, è sempre composta da un elemento novità, disturbante che spesso urta la sensibilità di chi lo vede proprio perché inedito, ed una componente classica che rimarrà sempre a fare da solide fondamenta alla novità che stiamo presentando.
Qualche esempio? Uno su tutti Burberry Prorsum, con la sua collezione uomo ‘Come rain or Shine’ della primavera 2013 propone tessuti dai riflessi metallici e dai colori sgargianti, impossibile passare inosservati. Tali tessuti però vengono utilizzati per arricchire il design di capi classici che tengono alto il dna del marchio Burberry, come camicie, pantaloni eleganti e soprattutto il Trench Coat.
Vi siete mai chiesti quali siano i Must Have che potete utilizzare per mitizzare il vostro estro creativo al fine di raggiungere un risultato visivo equilibrato e piacevole? Qui di seguito vi spiego quali sono i miei, relativi alla stagione estiva.
LA T-SHIRT BIANCA
Regina di look easy chic la t-shirt bianca non può davvero mancare nel mio guardaroba. C’è da aprire una parentesi su questo argomento però. La t-shirt bianca può passare da essere un ottimo capo di abbigliamento ad essere un disagio, tutto dipende dalla maglietta. Anche se possono sembrare tutte uguali la verità è che non lo sono affatto! Impariamo quindi a distinguere una buona t-shirt da una maglietta scadente e che non valorizza la nostra figura. Innanzitutto la forma, essa può infatti essere slim-fit, quindi ristretta sui fianchi e svasata verso il fondo, oppure di taglio più maschile senza grossi fronzoli.

Nella forma non si nasconde di per sé l’insidia, fino a che non la rapportiamo al nostro tipo di fisico. In generale, una t-shirt maschile (quindi più larga) su un corpo già di per sé più rotondo non farà che aumentare la grandezza della vostra figura, motivo per cui se avete un fisico più pieno vi consiglio di optare per una maglietta con una forma più disegnata. Se invece il vostro busto è filiforme o comunque con un punto vita pronunciato potete scegliere la forma adatta a voi con più libertà. Secondo elemento importantissimo che compone una maglietta bianca di qualità è il tessuto. Non lasciatevi ingannare da composizioni miste a materiali plastici, anche se nell’immediato possono sembrare più belle a vedersi, al terzo lavaggio dovrete buttarle via e ricominciare la ricerca da capo. In generale cercate sempre di comprare magliette in cotone perché è il tessuto più fresco ed adatto ad un capo di abbigliamento di questo genere. Le mie preferite sono quelle di Fruit of the Loom in 100% cotone e le compro semplicemente su Amazon in comodi pacchi da 5.
LE FRIULANE
Scarpa definitiva per comodità e stile, la friulana nasce come scarpetta povera composta a mano con materiali di recupero e diventa attraversando diverse centinaia di anni l’alternativa chic alle espadrillas. Anche se di primo impatto può sembrare una scarpa da casa (aka pantofola) la sua composizione leggera e poco strutturata diventa una manna dal cielo quando le temperature si alzano in città ed i piedi del 95% di noi iniziano a gonfiare a dismisura.

In velluto le mie preferite ma ne esistono di ogni foggia e colore. In realtà non hanno un prezzo economicissimo per essere delle sorta di ciabattine ma valgono davvero il costo che hanno (che si aggira intorno ai 40€, anche se dipende fortemente dal sito dove le comprate). Qui a Torino c’è un negozio in Via Gramsci che le ha di tutti i colori e dove io abitualmente mi rifornisco. Per il momento le possiedo rosse, gialle e blu elettrico e anche se le uso ininterrottamente da tre anni non sono ancora in uno stato di usura tale da essere cestinate. Per quest’estate che vediamo alle porte penso che arricchirò la mia collezione con un paio rosa confetto ed un paio verde.
CAMICIA A RIGHE
La camicia come tale nasce come indumento ‘serio’ e legato all’uniforme da lavoro. In realtà sono ormai decenni che lo stesso capo di abbigliamento viene utilizzato in maniera più informale e sbarazzina specialmente durante la stagione estiva. Questo è dovuto in larga parte al fatto che le camicie sono molto facilmente composte di tessuti di qualità come cotone o lino il che le rende fresche ed adatte alle alte temperature. Se la camicia è Slim fit sarà facile da abbinare con un paio di shorts o una gonna corta a fantasia, se la camicia è over sized sarà utilizzabile anche come vestito, specialmente in spiaggia e più in generale nelle località di mare. Anche se di camicie ne esistono di ogni foggia e colore, quella che io preferisco usare durante la stagione estiva è quella a righe azzurre e bianche.
Queste le potete trovare davvero dappertutto, di marca e no logo, stando sempre certi di controllarne la composizione prima dell’acquisto per evitare di sudarne sette nei più caldi giorni estivi.
PANTALONE DI LINO
Da qualche anno ormai non posso fare a meno di un pantalone largo in lino. Fino all’anno scorso ne avevo un solo paio color beige acquistato da Oysho, quest’anno ho deciso di affiancarlo ad un altro paio di colore blu. Il modello deve essere comodo per adempiere correttamente al suo compito, non deve fasciare e deve avere la coulisse in vita (che potete tranquillamente legare in un fiocco e ripiegare all’interno del pantalone se preferite che non si veda). Per chi come me è abituato a fare lunghi viaggi misti fra relax ed avventura questo capo di abbigliamento non può davvero mancare nella vostra valigia perché vi proteggerà letteralmente dal caldo e dagli insetti o dalle piante durante le escursioni.
Il modello che ho comprato quest’anno si trova su mango.com ed è presente in tre diversi colori a poco prezzo. È composto di lino al 100% e vi consiglio di acquistarlo se volete aggiungere questo elemento nel vostro armadio. Da abbinare è facilissimo, con una maglietta bianca ed una scarpa colorata abbinata agli accessori o con la stessa camicia a righe di cui abbiamo appena parlato.
CAPPELLO PAGLIA
I cappelli sono una vera passione per me. Ne possiedo di tutte le fogge ed i colori e mentre durante la stagione invernale li utilizzo principalmente per proteggermi dalla pioggia (odio gli ombrelli con tutta me stessa), durante la stagione estiva adempiono allo stesso compito proteggendoci dal sole e dal caldo.
Il cappello che non può mancare nel vostro armadio estivo è un cappello di paglia, la foggia la lascio decidere a voi. Deve calzarvi bene sul capo ed avere una forma ed una tesa grande quanto preferite. In generale i principali modelli che potete trovare in giro sono:
- Il modello Cowboy, con il corpo rigido e strutturato e la tesa modellata ed immobile.
- Il modello a tesa larga molle, sia nel corpo che nella tesa del cappello. Se optate per questo modello deve piacervi un pò l’effetto ‘alla come viene viene’ perché non sarete mai in grado di prevedere la forma che prenderà.
- Il modello a tesa larga semi-rigido che consiste in un corpo rigido ma in una tesa molle, spesso molto larga. Questo modello è bellissimo e molto charmant ma davvero difficile da gestire e da portare in giro (figuriamoci in valigia).
- Il modello Borsalino, con corpo rigido e rotondo e tesa rigida e di media lunghezza.
L’ultimo è il mio preferito, ne trovate online su diversi siti a prezzi contenuti, in questo momento ad esempio né è presente un bellissimo esemplare su asos.com a soli 16,99€.











